La medicina energetica funzionale del Dr Helmut W. Schimmell delle catene causali ha origine negli anni ’50 come una nuova prospettiva di interpretazione diagnostica e terapeutica per valorizzare la visione integrata della medicina classica (allopatica con quella alternativa).
Nasce nel 1953 ad opera del Dr. Reinhold Voll., padre dell’elettro agopuntura, chiamata “Elettroagopuntura secondo Voll”, un metodo per quei tempi piuttosto rivoluzionario.
L’Elettroagopuntura, è a tutt’oggi un metodo basato su uno screening elettrodermico sui punti di agopuntura (meridiani cinesi, a cui si sono aggiunti punti individuati dal Dr. Voll) al fine di ottenere informazioni diagnostiche e terapeutiche.
Una metodologia efficace, ma piuttosto complessa. Il Dr. Schimmel, semplificò la metodologia del Dr.Voll, creando un analogo sistema di indagine, chiamato Vegatest.
Il Dr. Schimmel si propose attraverso questa nuova visione di creare un ponte tra la medicina classica tradizionale con le diverse discipline definite a quei tempi “alternative” quali solo per citarne alcune: la medicina tradizionale cinese, la biofisica e l’omeopatia.
Nasce così una nuova corrente medica “empirica” deduttiva funzionale che permette di integrare i diversi concetti di salute in una visione poliedrica funzionale ed energetica; partendo dal presupposto, che l’organismo è un sistema di flusso aperto (Dr. Ludwig von Bertalanffy) che funziona con scambi continui tra “ambiente interno e ambiente esterno”
La caratteristica dell’approccio secondo Schimmel è quello di attenzionare la reattività fisiologica e la capacità di autoregolazione del sistema rispetto agli input stressogeni quali per esempio, focolai, campi di disturbo e/o altre situazioni nocive (oggi conosciute come fattori epigenetici).
Il sistema in base alla sua performance cercherà di reagire/ compensare e modulare la reattività organica. Questa funzione avviene perché i diversi sistemi, sangue, linfa, sistema nervoso, tessuto connettivo e i vari organi sono in collegamento costante (omeostasi). Dunque attraverso la comprensione del senso funzionale, gli organi vengono letti anche a partire dalla visione energetica della medicina cinese e più precisamente in relazione alla loro funzione di meridiani.
Perché fare “tesoro” delle conoscenze delle catene causali
Le catene causali ci permettono di capire la logica funzionale delle ripercussioni di un organo/apparato quando questo è colpito da una noxa patogena. Quindi conoscendo qual'è l’organo coinvolto, secondo questa logica, possiamo anche conoscere gli organi e apparati secondari implicati; pertanto i problemi del paziente, vengono visti in maniera globale, con un occhio diverso. Tenendo presente che ogni disfunzione di organo/apparato, ogni evento, ogni sintomo dipende da un’alterata funzione sia a livello biochimico sia a livello biofisico.
Alla luce della medicina attuale, tali alterazioni trovano un’ampia spiegazione poiché sono molto spesso correlate al Network Epigenetico. A quei tempi fu solo intuizione, ma oggi, queste disfunzioni sono confermate dalla ricerca scientifica.
L’obiettivo del corso, alla luce dei progressi della Digital Health e dei sistemi di intelligenza artificiale in ambito medico è quello di promuovere attraverso la formazione, con esempi pratici, come questi sistemi possono essere di supporto nello screening dei fattori Epigenetici al fine di identificare possibili relazioni di causa-effetto; pertanto aumentare il livello di conoscenza (estensione dell’anamnesi) durante la vista. Con questa ampia visione si potrà valutare il modo migliore di gestire la prevenzione (medicina preventiva-predittiva) o trattare Il paziente con patologia conclamata anche quando, per esempio, nonostante esami approfonditi non migliora.